In questi ultimi anni si è tanto sentito parlare di diete sempre più particolari…
a zona, Dukan, Dissociata, Vegana, del gruppo sanguigno…
Se parliamo di vivere sani e in salute, il consiglio che posso darvi è quello di avere una dieta bilanciata che, come nella più classica delle diete, è comprensiva di carboidrati al 60%, proteine al 15% e grassi al 25%. Nei pasti principali, colazione, pranzo e cena, queste tre componenti non dovrebbero mai mancare.
L’errore commesso da molti atleti e amatori è quello di iniziare la giornata con una colazione scarsa per mancanza di appetito di prima mattina, accontentandosi di un the e tre biscotti o addirittura di un caffè: non esiste niente di più sbagliato!
La colazione avviene dopo un digiuno di almeno 8/10 ore, in cui la glicemia (la quantità di zuccheri nel sangue) è al minimo. Il cervello richiede un presenza costante di glucosio ematica al di sopra 70-80, perciò l’introduzione calorica mattutina deve essere completa di carboidrati, proteine e lipidi. Una volta che sarete abituati ad una colazione nutriente non tornerete più indietro. Noterete che i vostri allenamenti saranno più proficui ed avrete una nuova sensazione di benessere. Se i vostri pasti saranno completi di proteine carboidrati e grassi, la sensazione di fame sarà meno assillante nell’arco della giornata.
Non fate mancare frutta e verdura ad ogni pasto. In particolare la frutta, sempre presente nei nostri spuntini, regola la glicemia tra i pasti principali, fornendo minerali e fibre fondamentali. Inoltre le frutta secca, apporta un piccolo quantitativo di proteine e oligominerali antiossidanti. Questi ultimi in particolare aiutano ad alcalinizzare l’ambiente acido che si crea nello sportivo dopo l’attività fisica intensa. Non parliamo di acidità gastrica, ma di acidità cellulare, che può essere “tamponata” grazie all’apporto di frutta, verdura (meglio se contenenti potassio) e integratori salini, indicati per contrastare l’acidosi metabolica.
Il mio consiglio per tutti gli sportivi è di avere con se una borraccia sempre a disposizione, come il ciclista, per reintegrare i sali persi durante gli allenamenti molto intensi o svolti in condizioni climatiche legate a temperature elevate e umidità.