La disgregazione delle proteine richiede molti liquidi (quasi due volte di più che la disgregazione dei carboidrati e dei grassi) questo è particolarmente critico nei climi caldi e può portare a disidratazione.
Poiché i sistemi di eliminazione del surplus di proteine sono normalmente efficienti, un consumo non eccessivamente superiore alle raccomandazioni non è da considerare a rischio.
E' buona regola non superare il doppio del livello di assunzione proteica raccomandato.
Alla luce di quanto detto risulta evidente la pericolosità e soprattutto la parziale inutilità di alcuni tipi di diete che prevedono un consumo eccessivo di proteine (metabolica, chetogenica, iperproteiche in genere).
Tuttavia ricordo che:
Carboidrati, lipidi e proteine si differenziano tra loro anche per la loro azione dinamico specifica (TID). Questo parametro rappresenta il dispendio energetico che si produce in seguito all'ingestione di questi macronutrienti. Per le proteine il valore del TID è molto elevato e va dal 15 al 35%; questo significa che il 15-35% delle calorie apportate dalle proteine viene speso per la loro digestione ed assorbimento.
Esempio: ipotizzando un apporto proteico pari a 100 calorie 15-35 Kcal vengono spese per metabolizzarle per cui l'apporto calorico effettivo si riduce a 65-85 Kcal
Un pasto proteico è in grado di stimolare il rilascio di ormoni anabolici quali il testosterone ed il GH .
Una dieta ricca di proteine mantiene costanti i livelli di insulina, aumenta il metabolismo basale, e stimolando la lipolisi. Il senso di fame viene inibito grazie al rilascio duodenale di una sostanza chiamata colecistochinina che regola il senso di sazietà .
In particolari condizioni quali l'accrescimento, la gravidanza, la convalescenza od il potenziamento muscolare la sintesi proteica aumenta ed è pertanto necessario un apporto proteico maggiore.
Un eccesso di proteine è però deleterio in quanto aumenterebbe l’acidosi metabolica, fenomeno alla base di tante patologie.
Ogni stato infiammatorio è infatti caratterizzato da acidosi, tuttavia possiamo combatterla con alimenti altamente alcalinizzanti come frutta e verdura coi loro minerali oppure con integratori dedicati all’alcalinizzazione.
In conclusione, il fabbisogno proteico varia da stile di vita e attività fisica, per avere un riferimento possiamo dire che:
-un sedentario necessita di 1.1-1.3 grammi di proteine prochilo
-un individuo che ha un’attività moderata necessita di 1.3 gr
-un individuo che ha un’attività costante necessita di 1.3-1.5 gr
-un atleta con alta attività necessita di 1.5-1.8 gr.