Come ci dobbiamo comportare con il dolore muscolare che percepiamo dopo una competizione o uno sforzo intenso che perdura per 2-3 giorni o anche oltre (fino a 5-6 giorni)?
Innanzitutto chiariamo di cosa si tratta: il dolore muscolare o indolenzimento è una risposta fisiologica allo sforzo e fa parte del processo di adattamento che si ricerca nell’allenamento.
I sintomi sono irrigidimento muscolare e dolore diffuso a più gruppi muscolari. Solitamente si tratta di una risposta alla fase eccentrica muscolare, quella che riscontriamo nella corsa, nei balzi e soprattutto nella discesa con azione di frenata nella corsa. Al dolore percepito con picco nelle 24-48 ore spesso si associa una perdita di forza e la sensazione di gonfiore.
A tutti gli effetti si tratta di un danno muscolare o di microlesioni con interessamento delle membrane cellulari dei miociti (fibra muscolare). Tutto questo scatena una risposta infiammatoria con rilascio dei relativi metaboliti che stimolano le terminazioni nervose provocando dolore, inoltre è presente un richiamo di neutrolifi (tipologia di globuli bianchi) nelle membrane lese con formazione di radicali liberi con ulteriore danneggiamento delle membrane stesse.
Questa serie di combinazioni che sembrano compromettere il funzionamento delle fibre muscolari, in realtà è una risposta fisiologica più che normale. Il processo riparativo si compie in breve tempo (24-28 ore appunto), durante le quali si assiste ad una riorganizzazione delle fibre e, attraverso il famoso processo di supercompensazione, un adattamento che porta ad una condizione organica migliore, chiaramente se rispettiamo i tempi di recupero.