Per quel che riguarda il capitolo dell'integrazione in gara poco possiamo dire per le distanze brevi, in quanto non necessaria, se non ai ristori acqua per idratarsi ed abbassare l'aumento di temperatura corporea in caso di giornate calde: le scorte di glicogeno, ovvero gli zuccheri immagazzinati nei muscoli, garantiranno senza problemi la tenuta energetica per tutto il percorso.
Discorso a parte invece dovrà essere fatto per la 21 e la 30 km, dove la strategia di integrazione in gara è determinante. Una corretta idratazione consentirà di mantenere la temperatura interna costante, senza calo della prestazione, mantenendo ottimali i meccanismi di contrazione muscolare, che in caso di disidrazione potrebbero compromettersi. Anche i sali minerali favoriscono tali contrazioni ed aumentano la capacità di assorbimento dei liquidi rispetto all'acqua: attenzione però, le concentrazioni devono essere ipo e isotoniche per non causare problemi intestinali. per quanto riguarda le scorte energetiche, il glicogeno muscolare immagazzinato nei giorni precedenti la gara dovrebbe garantire la tenuta per tutta la gara, ma nel caso i ritmi possano essere più forzati del previsto un gel di maltodestrine (zuccheri a catena media) può aiutare a mantenere costante la glicemia. Per quanto riguarda la 21 km il gel andrebbe preso a metà percorso, mentre nella 30km se ne potranno assumere due, al 10° e al 20° km, ovvero ogni 40'-50' circa per mantenere ideali le concentrazioni di zuccheri ematici.